Cosa ne pensiamo:
Quinto disco Newyorkese per gli Interpol e torna almeno in parte quella magia dei primi due irripetibili album della band di Paul Banks e soci. Sarà forse anche per il tocco magico della mano di Alan Moulder in cabina di regia, il sound della band torna ad essere un parente più stretto di quello che ci incantò all’inizio del millennio.
Quella malinconia metropolitana, cosmopolita e caotica, ci accompagna per tutto l’album. Quelle linee di basso che sanno di New Order/Joy Division, e quella texture di chitarre stridule di sottofondo ben accompagnano la voce profonda di Banks. Quel sound accattivante, ben cadenzato vi ronzerà nelle orecchie ben oltre il primo ascolto del disco.
Finalmente un bel disco.
Da evitare se…
…volete capire che fine ha fatto la scena di NY dell’inizio millennio o vogliate scovare tra le righe il sapore degli Strokes. Lo spessore qui è un altro e va oltre al titolo dell’album che altro non è che l’anagramma del nome della band INTERPOL / EL PINTOR
Best track:
All The Rage Back Home
Voto: 4/5 d’incoraggiamento, dato che si rialzano dopo essere caduti nella banalità. E’ un voto di …sollievo!
Tracklist
All the rage back home
My desire
Anywhere
Same town, new story
My blue supreme
Everything is wrong
Breaker 1
Ancient ways
Tidal wave
Twice as hard
- Titolo: El Pintor
- Artista/Band: Interpol
- Anno di pubblicazione: 2014
- Etichetta: Matador Records