Non so se conoscete i Pere Ubu, da Cleveland, Ohio, USA.
Si formano nel 1975 per mano di David Thomas e Peter Laughner che poi lascerà la band. Il nome lo devono ad una maschera del commediografo francese Alfred Jarry, dal nome Ubu Roi, rinominata padre Ubu, in francese Pere Ubu.
Hanno pubblicato la bellezza di 24 album fino ad oggi, ma più importante il contributo nascosto che hanno dato alla storia della musica, senza i quali gran parte delle band che ci fanno impazzire ancora oggi, non avrebbero avuto quel sound.
Si tratta di un suono scarno, destrutturato, che va dal new wave al punk. Con pause minimaliste e break di chitarre pesanti. Non a caso piacevano a Black Francis dei Pixies. Questi ultimi a Kurt Cobain dei Nirvana. Poi i Nirvana piacevano a tutti e quindi si innesca una reazione a catena che potrebbe non finire mai.
Nella puntata di oggi ascolteremo una playlist di tutti quelli che abbiamo chiamato i figli di Pere Ubu, ascolteremo brani che hanno quel seme dentro. Si somiglieranno un po’ tutti tra loro, pur con ritmi ed interpreti profondamente diversi.
Buon ascolto.
Tracklist:
Side A
- Pere Ubu, Non Alignment Pact
- Pixies, Tame (Peel Session)
- L7, Packin’ A Rod
- Nirvana, In Bloom (Smart Studios, Previosly Unrealeased)
- The Breeders, Cannonball
- Sugar, A Good Idea
- Noir Desir, Ici Paris
- Slint, Nosferatu Man
- Amps, I Am Decided
- Hole, Miss World
- Frank Black, Los Angeles
Side B
- Pere Ubu, Caroline
- Black Francis, Threshold Apprehension
- Art Brut, Sexy
- Shellac, Ghosts
- 18th Dye, Glass House Failure
- The Kills, Tape Song
- Enon, Colette
- An Pierlè, Jours Peinards
- Best Coast, So Unaware
- Massimo Volume, Fausto
- Il Teatro Degli Orrori, Teresa (Alternative Version)
- Savages, City’s Full
- Vaccines, A Lack Of Understanding
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